Bassa autostima

Questo quadro è caratterizzato dalla presenza di specifiche modalità comportamentali che includono: Verbalizzazione di commenti autosvalutanti, Eccessivi sforzi per compiacere gli altri, Incapacità di individuare propri tratti positivi, Paura di essere rifiutati, Comportamenti negativi finalizzati alla ricerca di attenzione compresa la difficoltà di dire “no” agli altri.

Verbalizzazione di commenti autosvalutanti ad esempio il bambino o ragazzo si vede come privo di valore, stupido, non attraente.

Eccessivi sforzi per compiacere gli altri o per ricevere attenzione e lodi da adulti e/o coetanei.

Incapacità di individuare o accettare propri tratti positivi o talenti.

Paura di essere rifiutati dagli altri, specialmente dal gruppo dei pari.

Messa in atto di comportamenti negativi che sono evidenti tentativi di ricerca di attenzione accompagnati da eccessiva accondiscendenza.

Gli interventi da attivare possono essere:

L’intervento rivolto al bambino o ragazzo: come sostegno e abilitazione, utili per il riconoscimento dei principali stati d’animo, aiutarlo ad individuare i suoi commenti autosvalutanti e le convinzioni negative distorte su se stesso e sul mondo.

L’intervento rivolto ai genitori: come sostegno, consulenze psicoeducative e parent-training, utili per informare i genitori circa le difficoltà del bambino o ragazzo, esplorare le aspettative dei genitori nel confronti del bambino o del ragazzo.

L’intervento rivolto al gruppo dei pari: circle-time e peer-education, utili nell’incoraggiare il bambino o il ragazzo a prendere parte ad attività di gruppo con coetanei finalizzate a migliorare le sue abilità sociali e nell’affrontare i suoi stati autosvalutanti messi in discussione dai compagni.

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